nov

30

2023


Remanufacturing: vantaggi e sfide di una soluzione sostenibile

Lo sviluppo del settore del remanufacturing si va a inserire all’interno di uno scenario globale del settore automobilistico che presenta situazioni di complessità sempre crescente, quali scarsità di risorse e catene di approvvigionamento sempre più intasate. In quest’ottica, lo scopo finale dei processi di ricondizionamento è quello di dare nuova vita a componenti che altrimenti avrebbero completato il loro ciclo di utilizzo. In questo si possono notare similarità con il tema del riciclo. Ciononostante, è doveroso ricordare che il processo di ricondizionamento ha potenzialità per certi versi anche maggiori, dato che non è prevista alcuna fase di distruzione e successiva ricostruzione del materiale, con annesso ingente consumo di energia, ma il ritorno di una componente elettrica alle piene funzionalità tramite il ripristino o la sostituzione delle sole parti effettivamente guaste.

Ecco quindi un riassunto di tutti i vantaggi che una vincente operazione di remanufacturing è in grado di apportare a un processo di produzione e immissione nel mercato:

  • Il risultato della lavorazione è un prodotto finale che mantiene lo stesso valore e le stesse caratteristiche del prodotto originale;
  • Riduce al minimo indispensabile l’utilizzo di nuovi materiali, di conseguenza la necessità di materie prime e la produzione di rifiuti da smaltire;
  • Il fabbisogno energetico in fase di produzione cala sensibilmente rispetto ad una parte nuova.

Certamente, oltre ai numerosi vantaggi, il remanufacturing porta con sé anche una serie di aspetti sfidanti e richiede complessità importanti. L’identificazione del problema che ha portato alla fine del funzionamento rappresenta probabilmente il principale tra questi. Tutta la fase di disassemblaggio ha necessità dell’intervento umano qualificato, dal momento in cui le condizioni nelle quali arriva la componente sono imprevedibili e non scalabili e ogni caso fa storia a sé (fonte: https://www.industriaitaliana.it/la-prossima-rivoluzione-industriale-il-remanufacturing/). D’altro canto, anche questo aspetto aggiunge potenzialità nella costruzione di una buona immagine pubblica, tra la componente sociale di rivalutazione del lavoro umano e il positivo impatto ambientale, soprattutto per un settore che spesso fatica a costruirsela senza rischiare di cadere nel greenwashing.

La pratica del manufacturing è già ampiamente diffusa nell’ambito dell’automotive. Le case produttrici (BMW, Volvo, Mercedes, Audi e molte altre) e i maggiori brand dell’aftermarket (Bosch, Denso) percorrono questa strada già da anni. Alcune aziende sono addirittura specializzate in parti reman (ad esempio, Remante Group in Repubblica Ceca). Questo comporta però anche un’alta competizione che riguarda questa tipologia di parti di ricambio, dove per altro è anche più complicato adottare un posizionamento preciso. L’imprevedibilità dell’intervento di rigenerazione rende molto difficile stabilire una strategia di pricing senza adeguate informazioni. MarketingPRO è qui esattamente per rispondere a questa esigenza e portare avanti le vostre ricerche di mercato, con il massimo della competenza, esperienza e professionalità. Per qualsiasi informazione aggiuntiva, contattaci pure a [email protected].